Non vi so dire come sia finita la carta di Poilane sotto quel piattino di muffin ai lamponi e ricotta.
Dev’essere una specie di riflesso incondizionato. Tipo quello che mi fa andare in giro con la cartina di Parigi ancora in borsa. Va bene, la cartina di Parigi e i biglietti del TGV.
E comunque – mi tocca ammetterlo – accumulo carta in maniera compulsiva. Mi capita soprattutto quando viaggio: succede sempre quando voglio trattenere i ricordi.
In realtà la carta di Poilane è spuntata fuori dopo un tot di foto che non me ne piaceva nemmeno una (e vale anche per quella qui sopra) e mi è sembrata l’unica via per uscire dall’impasse.
La verità è che non so proprio fotografare i muffin. Altro discorso invece sul fatto di mangiarli. Pessima, Sweetie.
Ricomincio a raccontarvi di farina, zucchero e burro dalla prima colazione che mi sono preparata di rientro dalla Francia.
Sulla ricetta non c’è molto da dire. Sono dei muffin che non si preparano come i soliti muffin, ma che sono facili uguale e che, a modo loro, mettono di buonumore.
Come le note che trovate qui sotto, una specie di colonna sonora del mio viaggio. Mi sono capitate tra le mani per caso e non mi hanno più lasciato. Occhi, cervello e cuore.
Sono di quelle che ascolti e respiri.
Fiorella Mannoia – Ascolta l’Infinito
Potremo ancora giocare la
partita del tempo
magari colorare qualche cartolina
e nelle notti future buttarci via
tenere il cuore lontano da ogni nostalgia
e questa voglia di caldo che arriva piano
e questa sete di vita che prende la mano
Avremo tavoli pieni di persone contente
e fuori dei motori pieni di benzina
e l’ occasione di vivere fantasie
e di nascondere piccole malinconie
e la paura e la noia ritornano piano
la solitudine porta così lontano.
Com’ è difficile dire tutto quello che sento
tutte le piccole grandi verità
ed ogni movimento che mi cambierà
e camminare così nell’infinito che ho dentro
che si modifica e cerca libertà
e chiede di capire quello che sarà
se parli piano puoi sentirlo già
ascolta l’ infinito.
Vedremo case tradite dal passare degli anni
ci sembreranno piccole e dimenticate
ritroveremo discorsi curiosità
e quel dolcissimo male ci accarezzerà
ma non avremo parole per dire dov’ è
e l’ abitudine porta così lontano
Non è possibile dire tutto quello che accende
tutte le deboli e forti simmetrie
che lasciano nell’anima le poesie
e quella parte di noi che l’ infinito nasconde
che ci modifica e vuole verità
e sa comunicare quello che sarà
se guardi dentro puoi vederlo già
ascolta l’ infinito
- 150 gr di farina autolievitante
- 75 gr di farina
- la punta di un cucchiaino di bicarbonato
- 65 gr di burro
- 80 gr di zucchero di canna
- 120 gr di lamponi (o altri frutti rossi) freschi o surgelati
- 90 gr di ricotta
- ½ uovo sbattuto (25 gr circa)
- 90 ml di latte
- zucchero a velo per spolverizzare
- Setacciate in una ciotola le farine e il bicarbonato
- Aggiungete il burro e lavorate l'impasto con la punta delle dita fino ad ottenere un composto bricioloso
- Aggiungete lo zucchero, i lamponi e la ricotta
- Unite poco alla volta l'uovo sbattuto e il latte, senza lavorare troppo l'impasto
- Distribuite l'impasto negli stampi per muffin, riempiendoli a ¾. Fate cuocere a 180 gradi per circa 25 minuti, fino a che non risulteranno leggermente dorati. Fate la prova dello stuzzicadenti per vedere se sono pronti
- Fate raffreddare e spolverizzate con dello zucchero a velo