Siamo davvero ai saluti?
Con questo plumcake mi sono giocata le ultime coste. Saluti e baci, come si dice, ma con questo chiudiamo in bellezza.
La settimana del rabarbaro finisce qui e io sono già in modalità nostalgia canaglia. Vi prego allungatemi due coste. Devo assolutamente tornare dal verduraio spacciatore di fiducia.
Intanto vi ringrazio per avermi accompagnata fin qui. Siete stati un amore, tutti quanti. Nessuno che mi abbia dato della matta da legare. Tutti a sostenere la coltivazione diretta del rabarbaro. Un tot di lovvo nell’aria.
E’ stato bello insomma e questo plumcake é davvero il lieto fine.
Cos’altro dire? Adottate un rabarbaro, ormai lo sapete. Fatevi adottare da un rabarbaro, é quello che sto cercando di fare io.
Nel caso, sarete i primi a saperlo.
Io intanto vado. Torno a infornare biscotti, che per tenere testa alla nostalgia canaglia servono le maniere forti.
- 200 gr di rabarbaro tagliato a pezzetti di 2 cm circa
- 160 gr di zucchero
- 280 gr di farina
- 50 gr di pistacchi tritati finemente in un robot da cucina
- 2 cucchiaini di lievito in polvere
- 130 gr di burro ammorbidito
- 3 uova
- 125 ml di latte
- In una ciotola, unite il rabarbaro e 50 gr di zucchero. Mescolate e fate riposare per un'ora a temperatura ambiente.
- In una seconda ciotola, unite la farina, pistacchi, e il lievito. Mettete da parte.
- Nella planetaria o con le fruste elettriche lavorate a crema il burro con lo zucchero rimasto.
- Aggiungete le uova, una alla volta, e sbattete il tutto fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.
- A bassa velocità, aggiungete gli ingredienti secchi alternandoli al latte fino a quando l'impasto è liscio.
- Con una spatola, aggiungete il rabarbaro e il suo succo. Mescolate per amalgamare.
- Preriscaldate il forno a 180 ° C e foderate una teglia da plumcake ( 23 x 13 cm ) rivestita di carta forno
- Versate il composto nella teglia e fate cuocere per 40/50 minuti o fino a quando uno stuzzicadenti inserito nel centro esce pulito.
- Fate raffreddare completamente prima di servire.