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Pomodori ripieni

Pomodori ripieniIncredibile ma vero, eccomi qui a raccontarvi una ricetta che sa di estate, con l’estate che è arrivata per davvero, giusto in tempo per l’appuntamento con il Meat Free Monday.

E fin qui tutto bene.

Su tutto il resto apriamo e chiudiamo una parentesi, concentriamoci piuttosto su quell’abbinamento pomodoro-azzurro da farci una firma per tutta la vita e facciamo finta di non vedere tutto quello che ci sta nel mezzo

Tipo che fischietto, faccio finta di niente (e due) e occupo tempo e spazio con qualche istantanea del mio ultimo week-end.

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Sacro e profano. Il Museo del Novecento e gli scatti improbabili di un venerdì sera tra librerie e vetrine. Tutto per prendere un po’ d’aria e raccontarsi che in qualche modo si farà.

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Ancora devo capire come sopravvivere con gioia a questi week-end che arrivo alla fine e soffro, e scalpito, e sento la mancanza di tutti quei colori che quando li vedi qui sopra sono belli da togliere il fiato.

Pronti per una nuova settimana? La mia inizia con una nostalgia da musi pelosi che non vi dico e il desiderio di un posto solo mio.

AAA Sweetie’s Home cercasi

Pomodori ripieni
Autore: 
Porzioni: 4
 
Ricetta tratta da "Lunedì senza carne"
Cosa vi serve
  • 8 pomodori grandi e maturi
  • 350 gr di pangrattato fresco
  • 150 ml di latte
  • 2 uova
  • 2 spicchi d'aglio
  • 2 cucchiai di foglie di basilico tritato
  • 1 scalogno
  • 5-6 cucchiai di Groviera grattuggiato
  • sale e pepe
Mettiamoci al lavoro
  1. Tagliate la "testa" di ogni pomodoro e svuotatelo con un cucchiaino.
  2. Condite l'intero dei pomodori con sale e pepe e disponeteli in una pirofila in cui avrete versato un filo d'olio.
  3. Preparate il ripieno: in una ciotola mescolate il pangrattato con il latte e le uova; aggiungete l'aglio, il basilico e lo scalogno tritati.
  4. Condite con sale e pepe e riempite i pomodori.
  5. Cospargete con ulteriore pangrattato, con il Groviera grattuggiato e un filo di olio d'oliva.
  6. Fate cuocere in forno già caldo a 180 gradi per 30 minuti circa, fino a che i pomodori diventano morbidi.

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Gnocchi alla romana

Gnocchi alla romana

La difficoltà sta tutta nel riprendersi i ricordi, cancellare passare al setaccio tutto quello che é di troppo e tenere stretto quello che resta.

É ritrovarsi lì in mezzo, senza per forza pensare che, capace di godersi gli spazi e la luce con quella meraviglia negli occhi che non conosce ombre. E non vale nascondersi dietro la volontà piegata di chi non ha scelto.

Prima o poi mi riuscirà, meglio di come mi riesce adesso. Come la cottura dei biscotti o quel bianco cercato in ogni scatto, venendo a patti con la luce, che mica ero capace prima.
Vero che non lo sono nemmeno adesso, ma vuoi mettere la strada fatta?

Intanto mi prendo qualche giorno per costruire nuovi ricordi.

Una borsa con dentro un maglione di lana come fosse novembre. Le scarpe pesanti ai piedi, per tenere testa a una pioggia che dicono incessante. La musa occhio languido al collo, per tutte le immagini da fermare in un clic.

Si parte domani, direzione Berna, per una full immersion fra caseifici e valli da gustare.

In borsa infilo tutta quella voglia di partire che non importa dove, un cielo che non é il tuo, una strada che dopo ogni curva é sempre una scoperta, odori e atmosfere da fermare su un pezzo di carta per non perdere quel momento che.

Ve ne parlavo di fronte a dei tortini di mandorle e lamponi che se non sapete di cosa sto parlando vi conviene rimediare.

In mezzo a tutto questo ci stanno anche le parole di Manuela. Saranno quelle sette lettere che abbiamo in comune, ma é come se le avessi scritte io

“I viaggi ti rimangono addosso come una seconda pelle: riparano dal freddo di certe giornate amare o dall’indifferenza di una stagione che non vuole arrivare.”

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Con la valigia in mano e un occhio alle previsioni del tempo, vi lascio una ricetta per il Meat Free Mondayche più tradizionale non si può.

Gnocchi alla romana che forse romani non sono.

Si dice in giro che siano piemontesi, voi ne sapete di più? Se ci si ferma un momento davanti al semolino, al burro e al parmigiano effettivamente qualche dubbio ti viene. Come la mettiamo con una tradizione che parla – ne cito due a caso – di guanciale e pecorino?

Ora, non vorrei scatenare la guerra dei due mondi, anche perché quale che sia la provenienza, sono una bontà.

Voi leggete la ricetta, vedete se vi ispira e nel caso mettetevi ai fornelli. Io chiudo casa per qualche giorno, ma poi torno.

Sicuramente con tanti scatti. Se butta bene anche con qualche ricordo.

Gnocchi alla romana
Autore: 
Porzioni: 4
 
Cosa vi serve
  • 250 gr di semolino
  • 1 lt di latte
  • 100 gr di burro
  • 2 tuorli
  • 120 gr di Parmigiano Reggiano
  • sale e noce moscata q.b.
Mettiamoci al lavoro
  1. Mettete il latte sul fuoco insieme a un grosso pizzico di sale e alla noce moscata
  2. Quando il latte è ben caldo aggiungete a pioggia il semolino e mescolate energicamente con una frusta, per evitare la formazione di grumi.
  3. Aggiungete una noce di burro e cuocete il composto a fuoco basso per una decina di minuti, fino a che il semolino si è addensato
  4. Togliete il recipiente dal fuoco ed unite i due tuorli e 80 gr di parmigiano reggiano grattugiato
  5. Versate il composto su una superficie bagnata (una teglia capiente dai bordi bassi o un piano di marmo) e livellatelo con l’aiuto di un coltello bagnato ad un'altezza di 1 cm
  6. Non appena il semolino si sarà raffreddato, ricavate con un tagliapasta dei dischi del diametro di circa 5 cm e disponeteli in una pirofila imburrata, sovrapponendoli leggermente
  7. Quando avrete sistemato tutti i dischi, cospargeteli con il parmigiano rimasto e il burro che avrete fatto sciogliere insieme a qualche foglia di salvia
  8. Mettete la pirofila nel forno già caldo a 200 gradi e fate cuocere per circa 20-25 minuti fino a doratura

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