Mi viene quasi da rassicurarvi e dirvi che sto bene, che tutta questa “salute” potrebbe creare preoccupazione e scompiglio.
Per recuperare mi metterò a sperimentare una di quelle creme spalmabili diaboliche che ho scoperto su quel libretto che vi ho presentato l’altro giorno e che sono certa non è passato inosservato. Esatto, proprio quello che dovrebbe avere come sottotitolo fa-bene-all’umore-ma-nuoce-gravemente-al-giro-vita.
Oggi invece faccio la brava e vi racconto un accostamento che potrebbe sembrarvi strano, ma che parola-di-giovane-marmotta è assolutamente gustoso.
Sicuramente più gustoso di come appare in foto. Anzi, a dirla tutta, perdonate quella foto lì sopra che lasciamo stare.
Piuttosto datemi retta – pazzi!! – e provate questa insalata che praticamente si prepara da sola. E buon Meat Free Monday !
4.0 from 1 reviews
Insalata di cannellini, olive e pomodorini
Autore: Sweetie
Ricetta di Donna Hay
Cosa vi serve
Fagioli cannellini sciacquati e scolati
Olive nere snocciolate
Prezzemolo
Pomodorini
Sale e pepe q.b.
Ricotta fresca
Olio extra vergine di oliva
Cipolla rossa, tagliata a fette sottili (opzionale)
Mettiamoci al lavoro
Mettete i fagioli, le olive, il prezzemolo, la cipolla (se volete) e i pomodorini in una insalatiera capiente
Aggiustate di sale e pepe
Unite la ricotta fresca e condite con olio extra vergine
Tipo che dovrei cominciare raccontandovi della quinoa che vedete qui sopra e invece mi distraggo sull’OperazionePoldo. Nome in codice: mi è sembrato di vedere un gatto.
Da sabato sono tornata a dividere tempo, spazio e copriletto con uno dei miei tre pelosi e proprio non sono capace di non scriverlo anche qui. E quindi raccolgo i centoquaranta caratteri più imbarazzanti, ma cosa mi è venuto in mente più significativi di questo week-end e via in una cronaca che non ha ne capo ne coda, ma che ha molto a che vedere con la felicità.
28 Giugno – ore 9:21 Dell’essere lucida e finalizzata
“La superficialità di chi compra un trasportino a caso. Io no. Serve il giusto abbinamento con la pelliccia del felino”
“Che poi diciamolo. Non abbino le scarpe con la borsa e con la maglia. Ma il trasportino.”
Cominciava così l’OperazionePoldo, tra la scelta degli accessori e la domanda delle domande: meglio pollo e prosciutto o tonno e bianchetti?
28 Giugno – ore 14:44 Quando ti prende quel senso di responsabilità e ti metti a dialogare con il peloso a distanza (altrimenti detto: te la canti e te la suoni)
“Poldino guardami negli occhi e giura alzando la zampa destra: le tue unghie non faranno conoscenza delle tende di casa.”
“E nemmeno del divano. E aspettiamo qualche giorno prima di regalare la prima palla di pelo a chi ci ospita.”
28 Giugno – ore 20:19 Quando hai capito che il senso di responsabilità non è buono per tutte le stagioni
“Mento spudoratamente e dico che Poldo dorme solo nella sua cesta e schifa il letto. Brucerò all’inferno senza nemmeno un biscotto”
29 Giugno – ore 13:33 Missione compiuta
“E niente, quattro zampe e una coda sanno fare un pezzetto di casa. La mia”
E più o meno questo è tutto. Alla fine non serve aggiungere altro. Se non che si ricomincia anche da qui.
Lui è Poldo.
Dopo tutta questa dolcezza condita di peli felini, si fatica a tornare sul pezzo.
A proposito, ci siete ancora? Se avete avuto la pazienza di seguirmi fin qui, vi meritate un breve riassunto delle puntate precedenti. Torniamo a parlare di quinoa.
Non è un cereale – dai, che questo lo sapevate già – ma una pianta erbacea della famiglia delle Chenopodiaceae, come gli spinaci o la barbabietola. Può comunque essere utilizzata in modo simile ai cereali, e per questo viene considerata uno pseudocereale.
Venerata dagli Inca come pianta sacra, la quinoa viene coltivata da oltre 5000 anni sugli altipiani delle Ande ad altitudini comprese tra 3800 e 4200 metri.
Piccolo semino di colore chiaro e di forma leggermente schiacciata, la Quinoa è molto ricca di fibre e di proteine, quasi il doppio del riso. I suoi semi contengono vitamina B2 e magnesio, è inoltre ricca di vitamina E e B6, oltre che di zinco e ferro.
Arrostite i peperoni disponendoli su una placca e cuocendoli in forno già caldo a 200 gradi per 30 minuti circa.
Completata la cottura, toglieteli dal forno e metteteli in un sacchetto di plastica, in questo modo sarà più facile eliminare la buccia. Una volta freddi, toglieteli dal sacchetto, eliminate semi e buccia e tagliateli a striscioline.
Sciacquate abbondantemente la quinoa sotto l’acqua corrente e tamponate i chicchi con un canovaccio pulito. In una padella, scaldate un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva o una noce di burro e tostate la quinoa per qualche minuto.
Portate ad ebollizione una pentola d’acqua salata e cuocete la quinoa per circa 15 minuti (seguite comunque le indicazioni riportate sulla confezione).
Scolatela e aggiungete i pomodorini secchi e il formaggio di capra tagliato a dadini
Completate con i peperoni e un filo d'olio, regolate di sale e pepe e servite tiepida o fredda in insalata.
Note
Anche in questa ricetta ho utilizzato la quinoa di Nuova Terra, un marchio toscano che ho scoperto di recente e che si fa portavoce di un’alimentazione naturale, tra zuppe e minestre, cereali biologici e semi oleosi. Ve li consiglio!