Se siete dei consumatori compulsivi di M&M’s Peanut, senza alcuna intenzione di uscire dal tunnel e senza la benché minima volontà di intraprendere un cammino di disintossicazione, questi sono i vostri biscotti.
Ciò detto, facciamo un passo indietro e statemi bene a sentire perché questa volta non è proprio tutta colpa mia: fino alla scorsa settimana, Sweetie non aveva mai assaggiato il burro di arachidi.
L’unico contatto – nemmeno troppo ravvicinato – lo avevo avuto a New York, nello store Whole Foods di Union Square, davanti al distributore automatico di burro di arachidi che francamente non mi aveva attirato neanche un pò (a lato una foto segnaletica del dispenser, condita da un sigh causa New-York-nostalgia-canaglia)
Più volte l’ho avvistato sugli scaffali del supermercato, ma niente, nessun trasporto, una debole curiosità, ma insomma.
La scorsa settimana invece, c’è stata la svolta.
Si è infilato a tradimento nel carrello della spesa, è arrivato fino a casa mia, ha avuto l’ardire di passare la soglia e si è perfino fatto trovare sul tavolo della cucina con un cucchiaino lì accanto.
Assaggio.
Tutto qui? Cioè mille parole sul burro di arachidi ed è questa roba tutta impiastricciata che ti si attacca al palato e che quasi sembra amara talmente è densa e appiccicaticcia e concentrata?
Bene, la notizia positiva è che posso vivere serena avendo in casa un barattolo di burro di arachidi, certa di non uscire pazza, colta da attacchi famelici e distruttivi per il corpo e per la mente.
L’importante – ma chi lo poteva immaginare?? chi???? – è non usarlo per preparare dei biscotti.
L’ho scoperto troppo tardi, quando i cookies erano già in forno e la mia cucina era diventata una specie di enorme incubatrice per M&M’s Peanut. Aria rarefatta e odore di noccioline ovunque.
Il burro di arachidi non è niente. Il vero problema sono i biscotti al burro di arachidi.
Sono il male già nell’impasto a crudo. Quando li metti in forno, in un attimo tutto il palazzo sa che hai ceduto alla tentazione. Se poi li togli dal forno e ci aggiungi della crema di cioccolato fondente ti ritrovi di fronte al male al quadrato.
Lo sapevo che c’era la fregatura, dev’essere per questo che in un attimo di lucidità ho pensato bene di dimezzare le dosi della ricetta originale, buona per sfamare un piccolo esercito.
E comunque, la morale della favola è una sola: occhio a quello che vi si infila nel carrello della spesa. E adesso non mi resta che mettermi in castigo da sola e andare a rileggermi la ricetta di una qualche insalata per fare finta di essere pentita.
Pessima Sweetie.
- 125 gr di burro
- 105 gr di brown sugar
- 125 gr di zucchero
- 315 gr di burro di arachidi
- 1 uovo
- 220 gr di farina
- ½ cucchiaino di lievito
- ½ cucchiaino di bicarbonato di sodio
- ½ cucchiaino di sale
- In una ciotola capiente, lavorate con le fruste elettriche a media velocità o con un cucchiaio di legno, il burro sciolto, il brown sugar, lo zucchero, il burro d'arachidi e l'uovo.
- A parte unite la farina, il lievito, il bicarbonato e il sale.
- Aggiungeteli all'impasto con il burro di arachidi e lavorate con il mixer a bassa velocità o con un cucchiaio di legno fino a quando la farina non sarà stata assorbita.
- Fate riposare l'impasto in frigo per 2 ore.
- Riprendete l'impasto, formate delle palline del diametro di 2,5 cm circa e distribuitele ben distanziate su un foglio di carta forno.
- Con una forchetta, fate una leggera pressione in modo da schiacciare leggermente il biscotto e lasciare i segni dei denti della forchetta.
- Fate cuocere in fono già caldo a 180 gradi per 12/15 minuti.
- Se proprio volete esagerare fate sciogliere del cioccolato e con una bocchetta da pasticcere distribuitelo nelle fessure lasciate dai denti della forchetta.