Hot Cross Buns

Hot Cross Buns

Chissà se mi ricordo come si fa.

Sporcarmi le mani con la farina, fare finta di avere pazienza per vedere l’effetto che fa e poi impiastricciare la reflex.

Stendere un telo di lino per terra, litigare con il bianco che non è abbastanza bianco e fermare due scatti per raccontare un impasto che è cominciato la mattina di pasqua e che è uscito dal forno giusto in tempo per fare merenda.

Chissà se ho ancora voglia di scrivere sogni, raccontare pensieri ad alta voce e fermare su carta quei km macinati tra i canali di Amsterdam e le strade dipinte di una Roma che non ti aspetti, ancora chiusi in una bustina di tela, tra biglietti del tram e fogli strappati.

Forse c’è un tempo fatto per raccontare e un tempo in cui semplicemente si fa.

Doveva essere una torta al cioccolato. Avevo in mente di tornare da queste parti con un plumcake incredibilmente denso e gustoso. E invece eccomi qui, con questi panini profumatissimi, nonostante la croce non pervenuta e questa foto rubata alla voglia di essere altrove

Richiedono un po’ di tempo, ma vi assicuro che è tempo speso bene, profumato di agrumi, cannella, zenzero e chiodi di garofano.

Voi potreste mettervi ad impastare, mentre io cerco di capire cosa voglio fare con questo spazio e con i kili di burro e cioccolato raccontati fin qui.

Se torno non lo so, voi però non perdete il vizio di sgranocchiare biscotti.

5.0 from 1 reviews
Hot Cross Buns
Autore: 
 
Ricetta tratta da "Come si fa il pane" di Emmanuel Hadjiandreou
Cosa vi serve
  • PER LE CROCI
  • 90 ml di acqua
  • 40 ml di olio vegetale
  • 75 gr di farina
  • 2 gr di sale
  • PER LA GLASSA
  • 250 ml di acqua
  • 150 gr di zucchero
  • ½ arancia non trattata, tagliata in 4
  • ½ limone non trattato, tagliato in 4
  • 2 bastoncini di cannella
  • 5 chiodi di garofano
  • 3 semi di anice stellato
  • PER IL PREIMPASTO
  • 10 gr di lievito fresco (o 5 gr di lievito secco attivo)
  • 40 gr di zucchero
  • 200 ml di acqua calda
  • 200 gr di farina
  • PER L'IMPASTO
  • 250 gr di uvetta (in originale 150 gr di uvetta + 150 gr di uvetta di Corinto)
  • 1 cucchiaino di zenzero in polvere
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • ¼ di cucchiaioni chiodi di garofano
  • la scorza grattugiata di 2 arance non trattate
  • la scorza grattugiata di 3 limoni non trattati
  • 200 gr di farina per pane
  • 2 gr di sale
  • 90 gr di burro ammorbidito
  • 1 uovo grande
Mettiamoci al lavoro
  1. PER LE CROCI
  2. Mescolate l'acqua e l'olio. In un secondo contenitore mescolate la farina e il sale.
  3. Unite il composto con l'olio a quello con la farina e il sale e mescolate con un cucchiaio di legno fino a ottenere una pasta morbida e liscia. Coprite e tenete al fresco fino al momento di utilizzarla (N.B. io ho ottenuto un impasto troppo liquido che non ha tenuto bene la forma. Prossima volta aggiungo un cucchiaio in più di farina e tengo in frigorifero da subito)
  4. PER LA GLASSA
  5. Mettete l'acqua, lo zucchero, la ½ arancia e il ½ limone tagliati in quattro parti, i bastoncini di cannella, i chiodi di garofano e l'anice stellato in una casseruola. Portate ad ebollizione.
  6. Quando inizia a bollire, togliete dal fuoco e mettete da parte, in un posto fresco, in modo che le spezie e gli agrumi rilascino gli aromi.
  7. Potete preparare questa glassa anche il giorno prima e conservarla in frigorifero fino al momento di utilizzarla.
  8. PER IL PREIMPASTO
  9. In una ciotola pesate il lievito, unite lo zucchero e l'acqua calda e mescolate finché si sono sciolti
  10. Unite la prima parte della farina e mescolate con un cucchiaio di legno per amalgamare bene. Questo è il prefermento.
  11. Coprite e fate fermentare in un posto caldo (per me forno con luce accesa) finché raddoppia di volume. All'incirca 30/ 40 minuti
  12. PER L'IMPASTO
  13. In una ciotola pesate l'uvetta e poi aggiungete le spezie e le scorze. Mescolate bene il tutto e tenete da parte.
  14. In un'altra ciotola, mescolate i 200 gr di farina per pane (vedi. ingredienti per impasto) insieme al sale.
  15. Unite il burro a pezzetti e lavorate il tutto con la punta delle dita fino a quando non rimarranno più pezzi grossi di burro.
  16. Quando il prefermento sarà lievitato (30/40 minuti circa), unitelo all'impasto di farina e burro, insieme all'uovo precedentemente sbattuto. Amalgamate il tutto con le mani o con un cucchiaio di legno.
  17. Coprite e fate riposare per 10 minuti.
  18. Dopo 10 minuti riprendete l'impasto e lavoratelo nella ciotola in questo modo: tirate dal bordo un pezzo di impasto e premetelo al centro. Girate leggermente la ciotola e ripetete con un'altra porzione di impasto, sempre premendola al centro. Ripetete per altre 8 volte, girando a mano a mano la ciotola. Procedendo in questo modo vi accorgerete che l'impasto inizierà a fare resistenza.
  19. Coprire e fate riposare altri 10 minuti. Ripetete l'operazione appena descritta per altre 3 volte, facendo riposare l'impasto per 10 minuti tra un'operazione e l'altra.
  20. Aggiungete all'impasto il composto con l'uvetta e impastate delicatamente il tutto, fino ad amalgamare gli ingredienti.
  21. Coprite e fate lievitare per altri 30 minuti.
  22. A questo punto potete proseguire oppure mettere l'impasto in frigorifero fino al giorno dopo. In questo secondo caso, dopo aver ripreso l'impasto dal frigorifero, fatelo riposare a temperatura ambiente per 15/20 minuti prima di continuare la lavorazione.
  23. Spolverate di farina un piano di lavoro e trasferiteci l'impasto.
  24. Dopo 30 minuti, dividete l'impasto in 14/15 pezzi uguali, aiutandovi con un raschiapasta o con un coltello affilato. Ogni pezzo deve pesare circa 70 gr per essere precisi usate una bilancia.
  25. Prendete un pezzo di impasto tra le mani e rotolatelo fino ad ottenere una pallina sferica. Mettetela sulla teglia e ripetete con l'impasto restante. Lasciate un po' di spazio tra una e l'altra in modo che abbiano tempo di lievitare.
  26. Coprite e fate lievitare fino al raddoppio.
  27. Circa 20 minuti prima di infornare, accendete il forno a 220 gradi, posizionando una teglia sul fondo.
  28. Intanto riempite una sac a poche con il composto per le croci e formate delle righe continue sulla superficie dei panini in entrambe le direzioni.
  29. Infornate la teglia con i panini, versate una tazza d'acqua nella teglia che avete posizionato sul fondo del forno e abbassate la temperatura a 180 gradi.
  30. Cuocete per 10-15 minuti o finché non saranno dorati.
  31. Sfornateli e spennellateli con la glassa fredda, tenuta da parte.
  32. Fate raffreddare sulla teglia prima di servirli.

 

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16 pensieri su “Hot Cross Buns

  1. Claudia

    Ti seguo con piacere da più di un anno ormai, ho rubato in più di un’occasione ricette dal tuo blog e sono stati sempre successoni!! Visto il tono di quest’ultimo post.. Non so, ho pensato che ti avrebbe fatto piacere saperlo 🙂

    Rispondi
    1. Sweetie Autore articolo

      Ti ringrazio Claudia! E’ importante sapere di non averti rovinato un pranzo, una cena… una merenda soprattutto! 😀 Scherzi a parte, mi ha fatto piacere leggerti: gli scambi e gli incontri che sono nati grazie al blog restano in assoluto la cosa più bella 🙂

      Rispondi
  2. Francesca P.

    Anche le attese… si fanno. Forse più simili ai lievitati di quello che pensiamo. E questo periodo è un po’ così per noi anime feline con la testa sempre in viaggio che vorrebbero, vorrebbero e chissà se.
    Io qui non venivo da parecchio (ma tempismo ha voluto che lo facessi domenica per mettere il link che meriti per la scoperta della frase di Baudelaire) e sai che ti dico? Mi sento a casa e mi sono ricordata di quando venivo puntuale a lasciare impronte e briciole, facendo le pernacchie all’ultima domanda con la matematica… 🙂 Insomma, una casa resta una casa, quando si considera tale. Anche se le finestre restano chiuse per un tot, anche se i taglieri sono puliti, anche se il burro riposa in frigorifero… perchè l’importante è non dimenticare l’indirizzo e non perdere le chiavi… e l’amore per il cioccolato! Ma quello, non ho dubbi, non accadrà mai… 🙂

    Rispondi
    1. Sweetie Autore articolo

      Che fatica delle volte stare in attesa, un pò in bilico tra una serie di vorrei e un pò troppi chissà se.
      Anch’io non ci venivo da parecchio, guardo tutto quello che c’è qui dentro con tanta tenerezza, ma non so mica se mi rappresenta più. Dico così, e intanto ieri ho attaccato due immagini qua e là e ho pure buttato giù una paginetta nuova, ma è il motivo per cui lo faccio che risulta poco a fuoco. Comunque vedremo, tanto le chiavi so dove sono e poi… lo dicono tutti che di questi periodi non vale la pena vendere! :))))
      E se l’affittassi? :))))

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      1. Francesca P.

        Io mi propongo per innaffiare le piante durante il periodo “chiuso per chissà se”… così scambio anche due chiacchiere sulla pummarola e sui massimi sistemi con Pomelo Lovvo… ci tengo a lui… 😀

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  3. Manuela

    Io non lo so se ci si ricorda, so che però quando la sensazione è buona, allora è quella giusta.
    Croce o meno se sei finita in mezzo a questi profumi un motivo buono ci dev’essere e resterà lì ad aspettarti, anche se dovessi decidere di restare zitta ancora per un po’. Di cose da dire ce ne saranno sempre, quando tu lo vorrai.
    Poi io son qui, indipendentemente 😉

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    1. Sweetie Autore articolo

      Ecco, sono a caccia di sensazioni buone. Mi metto alla prova, mi ingarbuglio, in qualche modo ci provo. Due passi avanti e cinque indietro e poi una svolta a destra e poi subito a sinistra. Stai a vedere che si fa così, a trovare la strada di casa 🙂

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  4. Valentina

    Oh come capisco quel tuo “è il motivo per cui lo faccio che risulta poco a fuoco”! Probabilmente da mesi abbiamo lo stesso problema di vista…ci serviranno dei buoni occhiali? Magari a forma di cuore con le lenti rosa…li ho sempre sognati! Comunque sto meditando che a volte non c’è bisogno di un perché: a volte c’è bisogno solo di un “ti piace? Fallo!” O di un “sei stanca? Prenditi una vacanza!” Senza troppe spiegazioni…respira e vai! …riuscissi a seguire i miei consigli…. Buona vacanza, e buoni respiri!

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  5. Miu

    Come andare in bicicletta, come preparare la più profumata tazza di tè, come sgranocchiosamente gustare i biscotti che più ci piacciono e il cui sapore porta solo a cose belle.
    Così è tornare. E’ fare tutto ciò che di bello si è sempre fatto bene e farlo ancora meglio. Tornare è un po’ una prova. Tornare è ricredersi perché si pensava di non riuscire e invece…
    Tornare è trovare la via conosciuta che fa tanto sicurezza e dalla quale ci si può allontanare con gioia, perché tanto è lì ad attenderci sempre.
    Trovarti piena di e profondamente imbrigliata in dolci ricordi di… è una ruga d’espressione che ti sta proprio bene!
    Non smetterò mai di prendere a morsi i biscotti… tu non smettere di prendere a morsi tutto il resto!
    E ora dedichiamoci agli hot cross buns! 😀

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    1. Sweetie Autore articolo

      Non credo che quel tempo potrà mai finire per davvero, per ora ho smesso di raccontarlo. Ogni tanto rimetto piede da queste parti, mi rileggo e sorrido. Forse questo, sarebbe un buon motivo per tornare 🙂

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      1. daniela

        ti posso dare una indicazione? vai a questo workshop. E’ di un bellissimo blog sulla cucina. Qui non appaiono solo parole e ricette, ma volti, vita vera e luoghi meravigliosi.
        Nel tuo blog (se vuoi mantenerlo in vita) occorre aggiungere un po’ della “tua” vita vera. Non ci sono persone, foto, figli, mariti, amanti, amici… cucinare per la macchina fotografica non è il massimo. Cucina per i tuoi cari e presentaceli!

        http://mimithorisson.com/2015/09/16/workshops-2016/

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    1. Sweetie Autore articolo

      Ehi! Incredibile che la posta funzioni ancora :))) Non so che dire… non so nemmeno perché non lo spengo, forse perché lo uso io come ricettario? :)))
      Grazie comunque del messaggio, mi ha fatto piacere per davvero :*

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