E quindi è deciso.
Tornerò da Londra con un paio di anfibi che ancora non so dove andrò a dormire, ma se mi dai una cartina posso metterti una X su Camden anche a occhi chiusi.
Mi sto segnando le cose importanti, quelle che non puoi dire di essere stato a Londra, se non ti è scappato di.
Lo chiamano Afternoon Tea. Che ti viene da pensare a una tazza di te verso le cinque, ma non ha proprio niente a che vedere. E’ tipo un pasto, tutto condito di pasticcini e scones, di norma serviti su un vassoio a più piani.
Non puoi dire di essere stato a Londra, se non hai noleggiato una sedia sdraio a St James’s Park, tra anatre, oche e pellicani, con un occhio al London Eye e uno a Westminster.
Ben’s Cookies, parliamone. A dire di qualcuno i migliori biscotti di tutti i tempi, toccherà provarli.
E poi i mercati dei contadini, il Borough Market e Portobello Road Market.
Parola di giovane marmotta – pessima e irrispettosa che non sono altro – farò anche un salto al Big Ben.
Intanto che io studio per, voi potreste dedicarvi a.
Si chiamano Kulfi. Sono dei gelati molto diffusi in India e si preparano con latte, aromi naturali e frutta.
Se chiedete al Sig. Google troverete numerose versioni “occidentalizzate” e preparate con il latte condensato. Io ho seguito le indicazioni di questo libricino che vi consiglio e che usa latte fresco e panna.
Tradizionalmente si preparano in stampini a forma conica, subito finiti nella lista dei li-voglio-devono-essere-miei, ma potete usare qualsiasi stampo o dei semplici bicchierini.
Ad ogni modo state sereni, in qualunque forma, creeranno dipendenza.
P.S. State per fare un salto a Londra? Potrebbero fare al caso vostro:
P.P.S. Siete dei tossici del cardamomo? Date un’occhiata qui:
- Frollini al caffè e cardamomo
- Plumcake e mini muffin al cardamomo
- Lemon curd con miele e cardamomo
- Biscotti riso e pistacchi, profumati al cardamomo
- 1 l di latte intero
- 5-6 capsule di cardamomo verde o la punta di un cucchiaino di cardamomo in polvere
- 1 cucchiaio di acqua di rose per uso alimentare
- 140 gr di zucchero
- 100 ml di panna fresca
- In una casseruola ampia fate bollire il latte, mescolando con la frusta.
- Abbassate la fiamma, aggiungete le capsule di cardamomo schiacciate e cuocete per 45-50 minuti, mescolando di frequente per evitare che il latte bruci sul fondo.
- Quando il latte sarà sceso a circa metà del volume iniziale, unite lo zucchero e la panna e continuate a mescolare per 5-10 minuti, quindi spegnete, unite l'acqua di rose e fate raffreddare.
- Quando il composto è freddo, mescolate bene un'ultima volta e versate negli stampini.
- Conservate in freezer per almeno 8 ore prima di servire. Tolti dal freezer, servite subito.
Pensavo quasi scappassi per l’Oriente dal titolo del post 🙂
Mi piace un sacco questa preparazione e la farò appena finisce la scorta di gelato (ma manca poco lo so … qui Il Signorino M. si impegna tutte le sere … ). Ma domanda: se provo con una versione vegetale (visto che l’amante del cardamomo sono io)? Dici che i tempi di cottura diventano biblici?!
ps: i miei anfibi rossi e marroni anni ’90 (e li sentono tutti!!!) dicono che verrebbero volentieri con te, giusto per un ritorno veloce in patria 🙂
Non cercare (troppa) coerenza in quello che scrivo… sono quella che il titolo del post e quello che ci scrivo dentro sono come la mano destra che non sa cosa fa la sinistra! 🙂
Versione vegetale? Perchè tempi biblici? Dici? Non credo… mi fai sapere? 🙂
ps: ti imbarco con gli anfibi! 🙂
Io sono una tossica di Londra!!!!!
se non ci vado una volta l’anno (almeno) sto male..
è una citta con un’aria fantastica, si respira proprio la meraviglia..
io sono un’amante della zona kensington, hyde park, high street k., portobello, earls court. alloggio sempre lì, ed ho ormai i miei sushi di fiducia, i miei locali da english br. di fiducia (anche se il mio starbucks preferito è quello a camden t.) in cui prendo ognu santa volta il vanilla chai tea latte. favoloso. me lo faccio anche a casa ma ha un sapore tutto diverso.. e non per gli ingredienti, aimè!
Ma insomma… condividere qualche indirizzo? :-)))))))
hai mail!!!! 😉
Ahhhhhhh!!!!! Corro a leggere! :)))))
Il kulfi, in genere quello al mango, è il dessert che scelgo sempre quando andiamo nel nostro ristorante indiano preferito, e da un po’ medito di riprodurlo in casa. La ricetta che proponi, senza latte condensato, mi ispira parecchio e me la segno immediatamente!
A presto
Giulia
L’utilizzo del latte fresco, al posto di quello condensato, va a favore di un gusto sicuramente più autentico 🙂
Sei sicuramente più esperta di me, se lo provi fammi sapere che te ne pare! 🙂
Per la prima volta in casa c’è tutto, anche le cose strane tipo il cardamomo e quelle ancora più strane tipo l’acqua di rose, quindi potrei festeggiare la ripresa della vita post ferie con una cosa dolce e profumata come questa, con una consolazione che mi riporti via ancora una volta.
Ti abbraccio!
Incornicio quel tuo “per la prima volta in casa c’è tutto, anche le cose strane tipo il cardamomo e quelle ancora più strane tipo l’acqua di rose” Cioè, lovvo proprio :)))))
E secondo me consolano un tot! Un abbraccio a te ^^
Una gelato-maniaca come me non può non conoscere questa ricetta e questo libro, che più è ino e più voglio averlo… è vero che anche i libroni hanno il loro perchè, ma resto sempre affascinata dalle cose piccole che contengono soddisfazioni grandi… 🙂 Tu di libri a Londra ne vedrai tanti… sai già dove devi andare, sulle tracce di Hugh e di palazzi colorati… scommetto che se trovi il rosa antico inizia pure a piacerti un po’ ‘sto colore che ti fa quasi orrore… 😛
Mi piace respirare l’euforia pre-partenza, tutti i progetti-discorsi-appuntidicosedafare&vedere… mi sembra di partire con te e forse in un certo senso è persino così… mi raccomando gli anfibi, devono essere belli larghi e non per forza allacciati bene… 🙂 Quanto al tè coi biscotti tipici, sappi che mi nasconderò sotto il piattino della tazza per farti cucù…
Questo libricino ha tipo 40 pagine e dentro ci sono 38 post-it :))))
Temo che tornerò da Londra con un sacco di libri. Il bagaglio XXL che mi è concesso dal biglietto aereo non aiuterà a tenere sotto controllo gli acquisti di carta…
Gli anfibi sono in cima ai miei pensieri, avrai tuo malgrado un resoconto passo-passo, che quando mi troverò davanti la selezione della selezione avrò bisogno di un consiglio! :))))))
E’ che… cioè il fatto nudo e crudo, la verità di come stanno sul serio le cose, la tesi che è nata da esporti, l’oggetto di cui vorrei parlarti… quello mentre mi domando quanto sia yummoso un kulfi, che mentre assaggio non posso parlare, ma so che devo dirla… sì, insomma, la “thing”, il “de factu”, la de cuius… l’azione che dovrei intraprendere per spiegare… ciò che dovrei assolutamente dire… sì, sai… la cosa! La COSA! Quella… la-cosa-che-dovrebbe-essere-nominata… the “you-know-what” è che… è proprio che…
…è che vorrei venire con te!
Organizziamoci per la prossima volta che. Giassò che svilupperò una grave dipendenza da. Che dici?
Il kulfi è decisamente yummoso, un tot proprio. Da provare assolutamente :))))