Ho speso il fine settimana tra piccole stoviglie di alluminio che chissà quante mani hanno visto e un sodalizio con il forno che siamo una bella coppia.
Spinacini e broccoli, con quella punta di burro di arachidi che ci sta benissimo. Una focaccia con dei pomodorini che sembravano biglie e un pane morbidissimo, puntellato di semi di papavero che mettere le mani in pasta resta una delle soddisfazioni più grandi.
Avevo bisogno di luce.
E l’ho trovata in un piatto di polpette con i broccoli che non sono proprio polpette, ma ci siamo capiti.
Io che da piccola mangiavo solo carote – tipo fino a 30 anni – sono definitivamente entrata nel mio periodo in verde.
Insalata, non scherziamo. Spinaci, tremendi. Broccoli e cavolfiori, non esiste al mondo.
Questo ieri.
Oggi consumo vegetali su larga scala e probabilmente è questa l’unica ancora di salvezza che compensa il consumo smodato di cioccolato e di biscotti.
Energia e poche ombre. Non sono andata a cercarle e loro non hanno trovato me.
Suona come una ricetta antica, di quelle che te ne innamori al primo boccone e subito ti chiedi quale sia l’ingrediente segreto. Come se da qualche parte si nascondesse il trucco.
Nessun trucco.
Solo piccole stoviglie, burro di arachidi, broccoli, farina – tanta farina – e qualche foglia di spinacino.
- 250 gr di broccoli
- 1 uovo
- 50/60 gr di farina
- 30 gr di Parmigiano Reggiano
- sale e pepe q.b.
- olio extra vergine di oliva
- Lavate i broccoli e ricavate le cimette. Fatele saltare in padella con un filo di olio fino a quando sono cotte, ma ancora croccanti. In alternativa potete cuocerle a vapore.
- In una ciotola unite l'uovo, la farina, il parmigiano, il sale e il pepe e mescolate il tutto fino ad amalgamare i diversi ingredienti.
- Aggiungete i broccoli e schiacciateli quanto basta con una forchetta, per ridurli a pezzetti ma conservandoli integri, devono sentirsi sotto i denti.
- Con le mani sporche di farina, formate delle polpette e schiacciatele leggermente.
- Infarinate appena le polpette e fatele cuocere in una padella antiaderente, in cui avrete aggiunto un filo d'olio.
- Rigirate le polpette fino a farle dorare da entrambi i lati.
Ecco, ora le polpette, che si sa, sono un pochino permalose, mi guarderanno male e mi verranno storte perchè non sono passata a salutarle… che poi, a guardare bene ‘ste polpette, te sei sicura che siano davvero polpette e non polpette travestite da cookies? Perchè quelle pieghette, quella forma… hmmmmm, io ci vedo quasi un travestimento di Carnevale per sviare la loro vera natura…
Ora che me lo dici… non si sono mai viste delle polpette più simili a dei cookies di queste… e niente, è una roba genetica e intrinseca che non se ne esce. Ho la fissa dei cookies.
P.S. Comunque le polpette non possono proprio guardare male chi lovva con trasporto i pois, è una specie di legge universale, vai tranquilla ^^