Un eccesso di emotività può nuocere gravemente alla salute e tutto questo sentire sotto pelle funziona, ma solo a certe condizioni.
Spreco energie e sogno troppo poco. Penso troppo e per giunta alle cose sbagliate.
Piuttosto, dovrei fermarmi a pensare a tutti gli assi di legno raccolti fin qui. E a tutto quel cioccolato a pezzetti, in gocce e sciolto a bagnomaria.
Dovrei ricordare le teglie in valigia, anche quella tagliata perché non entrava nel forno. La lavagna dall’Olanda che quando la racconto restano tutti un po’ perplessi.
Pensare alle lunghe chiacchierate con il gatto, a quei viaggi decisi per andare a scattare una foto e alla reflex battezzata occhio languido.
Alle ricette in svedese che con la lingua ci si arrangia, alle foto sul balcone che non si sente il freddo e a tutti quei quaderni a quadretti.
I sogni stanno lì in mezzo, nella testa e nel cuore di chi sono e voglio essere.
Basta solo guardarli in faccia. E poi, iniziare a difenderli.
Tra un sogno e l’altro, vi consiglio di sfornare madeleine.
Preparate l’impasto e dategli tempo. Lasciatelo a riposo in frigorifero per almeno due ore, meglio ancora per tutta la notte.
Impostate il forno a 220 gradi e state a guardare come in dieci minuti dieci nascono le madeleine, proprio quelle che avete in mente.
Lovvate con trasporto i semi di papavero? Ecco qualche consiglio per un uso smodato ma consapevole:
- 2 uova
- 110 gr di zucchero
- 130 gr di farina
- 120 gr di burro
- 1 cucchiaino di lievito
- 1 cucchiaio di semi di papavero
- 2 cucchiai di miele
- la buccia grattugiata di un limone
- Fate sciogliere il burro in una casseruola insieme al miele.
- Rompete le uova in una ciotola e aggiungete lo zucchero.
- Montate le uova e lo zucchero con un frullino elettrico fino ad ottenere un composto spumoso.
- Setacciate la farina e il lievito e incorporateli delicatamente.
- Unite a filo il burro fuso con il miele, continuando a mescolare l'impasto delicatamente, dal basso verso l'alto.
- In ultimo unite la buccia del limone e i semi di papavero.
- Mettete l'impasto in frigorifero per almeno 2 ore, meglio ancora per tutta la notte, in questo modo la reazione tra il freddo dell'impasto e il caldo del forno procurerà la "gobbetta" più pronunciata, tipica delle madeleine.
- Versate l'impasto negli stampini e infornate in forno già caldo a 220 gradi per ⅚ minuti, poi abbassate a 180 gradi e terminate la cottura per altri 5 minuti.
- Fate raffreddare le madeleine prima di toglierle dagli stampi
Il tuo consiglio lo prendo al volo, al volo come mangio le madelaines tutte le volte che le faccio, talmente al volo che svaniscono, come evaporassero, e non riescono ad arrivare sul blog… magari ne nascondo qualcuna appena sfornata, la tengo da parte, così riesco a portarla idealmente anche a te… certo, le madelaines in valigia pesano molto meno delle assi o dei taglieri e forse anche di tutti i pensieri, bilanci, domande, tabelline, calcoli, ragionamenti cervellotici di cui tu mi sa che sei esperta quanto me…
Io quel consiglio lo ascolto, perchè non solo lovvo i semi di papavero, ma pure la gobbetta che mi fa tenerezza…
E’ quello il problema delle madeleine… spariscono subito.
Non come i pensieri, i bilanci, le domande, le tabelline, i calcoli e i ragionamenti cervellotici. Quelli, per farli sparire, devi metterci un tot di impegno.
Dici che non si può fare cambio? Una madeleine per ogni pensiero… che te ne pare? ^^
In casa ho un grandissimo amante delle madeleines, e di tanto in tanto ci prova “ma quando le rifai?”..
Con queste mi tocca, perché se ci metti limone, semi di papavero e miele sono io a non saper resistere.
Un bacione