Fossi in voi mi procurerei delle lenticchie rosse, tagliuzzerei una cipolla e metterei a bollire dell’acqua.
Fossi in me non penserei alle decorazioni, al presepe e a quelle lucine imbarazzanti che vedi su certi balconi, che ancora devo capire come gestire tutto questo natale nell’aria.
A dirla tutta, va bene che la filosofia un biscotto al giorno… è cosa buona e giusta, ma dopo una non-stop di biscotti, come non si vedeva da tempo, mi sembrava quasi doveroso raccontarvi un piatto sugar-free.
Se non conoscete le lenticchie rosse – che si chiamano rosse, ma che in realtà sono arancio – consolatevi che siete in buona compagnia. Le ho scoperte l’altro giorno e posso dirvi che hanno un colore che vi incanta, sono pronte in 15 minuti 15 e si prestano a numerosi piatti. Tipo a questa vellutata che ci fai la scarpetta e ne chiedi ancora.
Tra una lenticchia e l’altra, penso a Zurigo che ci faccio un salto sabato e mi dico che. A dire il vero mi dico tante cose, ma finisco sempre per ascoltarmi troppo poco.
Almeno voi, datemi retta. Preparate questa vellutata perché è buona da leccarsi i baffi e ha proprio tutto quello che serve. Tutto il necessario per far fronte al termometro che scende sotto zero e tenere testa a quella nebbia fitta che ti domandi cosa si nasconde venti metri più in là.
Io intanto vado a cercare un dizionario di tedesco che almeno le basi bisogna saperle. Tipo… come si dirà teglia da ciambella?
- 200 gr di lenticchie rosse ben risciacquate
- 1 cipolla tritata
- qualche fetta di pancetta affumicata
- 1 foglia di alloro
- sale e pepe q.b.
- olio extra vergine di oliva
- Scaldate un cucchiaio di olio in una casseruola capiente, unite la pancetta tagliata a fettine sottili e fatela saltare per qualche istante.
- Aggiungete la cipolla tritata e fatela appassire per 10 minuti, mescolando di tanto in tanto.
- Unite le lenticchie rosse, 700 ml di acqua calda e l'alloro.
- Portate ad ebollizione e cuocete per 15 minuti circa fino a quando le lenticchie non saranno cotte.
- Eliminate l'alloro e frullate il tutto. Se necessario, aggiungete un filo di acqua calda.
- Regolate di sale e pepe e servite con dei crostini di pane croccante.
Io inizio a biscottare solo ora (i tuoi biscotti caffè e cardamomo erano buonissimi…), ma una zuppa in casa mia è sempre gradita e, se ti può consolare, nemmeno io ho mai visto le lenticchie rosse!
Ah, è un po’ generico, ma se ti basta Kuhenform…. solo che il franco-tedesco è un po’ diverso dal tedesco puro, ma sono gentilissimi e magari lo stampo da ciambella te lo fanno trovare! 🙂
Un bacio, Tatiana
Cioè… sei una biscottatrice in erba? 😀 Un abbraccio!!!
La mia dipendenza da lenticchie e legumi mi rende una buona fonte di informazioni ^^
Quanto a Zurigo, la amo, giassai. Ci tornerei subito.
Il dizionario è buona cosa, non tento per la tortiera in sé (a quella saresti capace di arrivarci a naso), ma per il cibo, visto che buona parte dei luoghi mangerecci zurighesi non ama scrivere il proprio menù in altra lingua che non sia il tedesco 😉
La tua apparizione da queste parti mi fa dire che le lenticchie – oltre che buonerrime – hanno un non so che di magico! 🙂 Sono davvero curiosa di girare per Zurigo!
Sì, magiche loro e magica la loro apparizione in un solo post con Zurigo, ché un pezzo di me è restata là e di sicuro la troverai a zonzo per il Niederdorf, lungo la Schipfe o dondolante su un’altalena del Lindenhof, persa nella meraviglia di una città vista dall’alto sopra i tetti, o ancora su e giù da qualche tramblu o persa tra gli scaffali da Musik Hug ^^
Ah, buona cosa le zuppe con questa temperatura 🙂
Zurigo è adorabile! Buona fortuna con la caccia allo stampo!!!
A dire il vero lo stampo era un esempio… secondo te mi può bastare uno stampo? Ehm… La lista è lunga! 😛