Ci ho provato a trovare parole per, ma sono sparite tutte quante, senza lasciare alcuna traccia.
Ho provato a cercarle anche in una canzone, ma niente nemmeno lì.
Forse per quell’ostinata ignoranza musicale, che ci penso sempre un attimo di troppo prima di dire Simple Minds o Simply Red e per fortuna che c’é il rosso per davvero.
Di fronte a queste cose imbarazzanti, voi ricordatevi tutti i biscotti di questi mesi, che altrimenti varrebbe quasi la pena di.
E così finiva ieri sera.
In mezzo una notte di temporale, la sveglia che suona troppo presto e un viaggio direzione Torino.
E questa mattina quello che non ti aspetti. Un cielo azzurro che sembra dipinto, le montagne bianche che riflettono una luce che toglie tutte le ombre e resti li a pensare a tutte quelle parole non dette, ma sentite.
Chili di parole e quel pizzico di, che alla fine un sorriso ci scappa.
Voi intanto fate i bravi e procuratevi dello sciroppo d’acero. Datemi retta
Tortini allo sciroppo d'acero
Autore: Sweetie
Porzioni: 12
Cosa vi serve
90 gr di burro
130 gr di zucchero di canna
2 cucchiai e ½ di zucchero bianco
2 uova
2 cucchiai di latte
190 gr di sciroppo d'acero
225 gr di farina
1 cucchiaino e ¾ di lievito
Mettiamoci al lavoro
Lavorate nella planetaria o con le fruste lo zucchero e il burro ammorbidito fino ad ottenere un composto cremoso.
Unite gradualmente le uova sbattute.
Aggiungete il latte, lo sciroppo d'acero, la farina e il lievito e lavorate fino ad ottenere un composto omogeneo
Versate in 12 stampini pe muffin e cuocete in forno già caldo a 180 gradi per 2 minuti circa
Note
La ricetta é tratta da Classici Moderni Vol. 2 di Donna Hay
Troppi post senza la briciola di un biscotto a portata di mano.
Va bene la quinoa in formato polpetta (provatela, è stata davvero una scoperta!), d’accordo gli scones con i mirtilli che hanno fatto proseliti, ma l’assenza di biscotti è un vuoto che in un attimo diventa un buco nero e a quel punto la crisi d’astinenza ti aspetta dietro l’angolo.
Oggi vi racconto questo esperimento di biscotti per adulti che ho preparato qualche settimana fa e che è durato giusto il tempo di accorgersi che l’esperimento era perfettamente riuscito.
D’altra parte – mica farina del mio sacco, a parte la 00 necessaria per – la ricetta è firmata Luca Montersino. Ingrediente segreto: lo zucchero di canna Muscovado.
Ora, se proprio voleste fare un torto a queste delizie – ma anche no – potreste usare il primo zucchero che vi capita tra le mani o quasi, ma so bene che mai e poi mai vi verrebbe in mente di scatenare una prematura crisi di identità a dei frollini indifesi, sostituendo quell’ingrediente che li battezza fin dal primo impasto.
Vero che è vero?
Il Signor Wikipedia ci racconta che “lo zucchero muscovado è un tipo di zucchero di canna di colore bruno e non raffinato, con un forte sapore di melassa. Conosciuto anche come “zucchero umido”, lo zucchero muscovado è molto scuro, più granuloso e appiccicoso rispetto alla maggioranza degli zuccheri di canna.[…] È usato comunemente in varie ricette e per fare il rum”
Viene da dire che si fa presto a dire zucchero.
In realtà, se facciamo la conta, nelle nostre dispense possono finire tanti zuccheri diversi e il fatto che nella mia ce ne siano di tutte le specie e di tutte le razze, dovrebbe essere un plus.
Ebbene si, esiste anche l’acquisto di zucchero compulsivo, una forma rara di acquisto compulsivo che coglie soprattutto chi scrive di farina, burro e – per l’appunto – zucchero. Segno distintivo del soggetto in questione è un pc-cellulare-iphone-ipad-vedete-un-pò-voi chiaramente impiastricciato che quasi mette le mani in pasta pure lui.
Voi siete del partito zucchero bianco o zucchero di canna?
Io faccio il tifo per il secondo e quindi faccio un salto a piè pari verso gli zuccheri di canna, di cui riconosciamo due differenti tipologie: lo zucchero di canna grezzo e lo zucchero di canna integrale.
Può sembrare che io sia realmente a conoscenza dell’ABC dello zucchero e che sia in grado di snocciolare proprietà, caratteristiche e bla-bla-bla come la poesia di Natale. In realtà resto una dilettante allo sbaraglio. Sono solo molto curiosa e dedita alla caccia di info su carta e www. Quindi se trovate qualche fesseria sbavatura in quello che state leggendo vi prego di segnalarmela!
Lo zucchero di canna più diffuso e noto è quello grezzo (ad esempio il Demerara) caratterizzato da un aspetto granuloso con cristalli di forma regolare e dal colore beige tendente al dorato. Per intenderci è quello delle bustine che trovate al bancone del bar.
Meno diffuso invece – ed è quello che serve a noi – è lo zucchero di canna di tipo integrale, presente sul mercato prevalentemente nelle tipologie Panela e Muscovado.
Lo zucchero integrale non subisce alcun trattamento chimico. L’unico processo a cui è sottoposto è la spremitura (si spremono le canne usando come combustibile naturale i residui di canna, chiamati “bagassa”) durante il quale lo zucchero conserva intatte le sue proprietà nutritive.
Ora non fate quella faccia lì, perché ormai lo zucchero Muscovado è presente in molti supermercati. Cercate bene, non dovreste fare fatica ad individuarlo tra uno scaffale e l’altro, facilmente lo troverete tra i prodotti di Altromercato.
A quel punto avrete tutto quello che vi serve per sfornare dei biscotti super aromatici, senza sensi di colpa nè crisi di identità.
E adesso… non vi sentite meglio?
Frollini al caramello muscovado
Autore: Sweetie
Porzioni: 35 biscotti
Cosa vi serve
90 gr di zucchero di canna (qualità Demerara)
25 gr di panna
175 gr di burro
25 gr di zucchero Muscovado
275 gr di farina 00
Mettiamoci al lavoro
Caramellate lo zucchero a secco, ovvero mettete sul fuoco una padella e appena è calda versate un cucchiaio di zucchero (Demerara), lasciandolo caramellare completamente (lo zucchero deve sciogliersi e deve perdere qualsiasi traccia di granularità)
A questo punto aggiungete un altro cucchiaio di zucchero e via così - ci vuole pazienza - fino a che non avrete caramellato tutto lo zucchero (sempre il Demerara).
Nel frattempo portate quasi a bollore la panna, aggiungetela al caramello, togliete la padella dal fuoco e mescolate.
E' importante non unire al caramello elementi freddi per non farlo indurire subito. Scaldate leggermente il burro e unitelo a pezzetti nel caramello, poco per volta, mescolando bene.
Fate raffreddare completamente il composto ottenuto.
Una volta raffreddato, versate il caramello in una ciotola, unite la farina, lo zucchero Muscovado e impastate fino ad ottenere un composto omogeneo (risulterà piuttosto sabbioso ed è giusto così)
Stendete il composto ottenuto su una teglia copritelo con la pellicola e lasciatelo riposare in frigorifero per mezza giornata.
Togliete l'impasto dal frigo, mettetelo tra due fogli di carta forno e stendetelo con un mattarello ad uno spessore di 1 cm circa
Ricavate dei biscotti della forma che preferite e infornateli a 180 C° per circa 15 minuti, su una teglia coperta da carta forno .
Tolti dal forno, spolverizzateli con altro zucchero di canna.