Archivio mensile:Maggio 2013

Panini Laugenbrot

Panini

Avevo pensato altre parole per questa ricetta di acqua e farina che tenevo nelle bozze da un pò, ma poi gli ultimi eventi hanno preso il sopravvento.

Mi metto a ciacolare a vanvera scrivere queste righe, cercando di tenere a bada tutte le immagini, i sapori e le parole di questi ultimi tre giorni che non avete idea della bellezza.

Con un gruppo di sorrisi, risate e chiacchiere, abbiamo valicato il confine elvetico e girato a zonzo per lo Jura e la valle dell’Emme, gustando formaggi straordinari, vivendo la passione dei casari e toccando con mano una dedizione e un’eccellenza nel fare che te la porti via, come un ricordo indelebile.

Formaggi della Svizzera

Un tot di scatti da riordinare, qualche kilo di formaggi svizzeri nel frigorifero e la ricerca delle parole giuste per raccontarvi una cosa bella, ma bella per davvero, resa possibile grazie all’iniziativa di Formaggi dalla Svizzera.

Quindi mi prendo qualche giorno per, e vi lascio in compagnia di questi panini deliziosi, perfetti per accompagnare dei formaggi che sembra fatto apposta.

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Questi panini sono di origine tedesca, li si trovano in Germania ma anche nelle zone alpine del sud Tirolo, dell’Austria e della Svizzera. La cottura è simile a quella dei Pretzels e prevede – cosi dice la ricetta originale, scrivetemi se ne sapete qualche cosa in più! – l’immersione dei panini in una soluzione bollente di acqua e soda caustica. Roba che mi viene paura solo a scriverlo.

Potrei combinare danni irreparabili, ma sembra che sia proprio la soda a conferire a questi pani il tipico colore scuro e quel sapore unico.

Tra i fornelli di casa, è comunque possibile sostituire la soda con il bicarbonato di sodio per evitare di cambiarsi i connotati a fronte di mosse azzardate davanti al pentolone bollente.

Quindi procuratevi del bicarbonato e state sereni. Cominciate a mettere le mani in pasta che è sempre cosa buona e giusta e sfornate queste bontà.

Cominciate a portarvi avanti insomma, che i formaggi arriveranno a breve.

La ricetta è tratta dal blog di Anice e Cannella

5.0 from 1 reviews
Panini Laugenbrot
 
Cosa vi serve
  • 300g di farina 0
  • 200g di farina 00
  • 15g di lievito di birra fresco
  • 270g di acqua
  • 1 cucchiaino e ½ di zucchero semolato
  • 30g di burro morbido
  • 10g di sale
  • sale grosso, semi di papavero e di sesamo (facoltativi)
  • per la soluzione al bicarbonato:
  • 1000g di acqua (1 litro)
  • 8 cucchiaini di bicarbonato di sodio
  • 2 cucchiaini di sale
Mettiamoci al lavoro
  1. Sciogliete il lievito nell'acqua insieme allo zucchero.
  2. Setacciate le farine in una ciotola grande e in un angolo versare l'acqua e il lievito. Mescolate con poca farina a formate una "pappetta", coprendo il tutto con la farina rimasta.
  3. Fate riposare l'impasto per 30 minuti circa, il tempo necessario per ottenere un composto schiumoso.
  4. A questo punto iniziate ad impastarlo a mano o nell'impastatrice.
  5. Aggiungete il burro a pezzetti (morbido, lasciato a temperatura ambiente) e per ultimo il sale.
  6. Impastate il tutto e lavoratelo per circa 20 minuti. L'impasto risulterà piuttosto morbido, ma non aggiungete altra farina.
  7. Formate una palla e mettetela a riposare in una ciotola coperta per 30 minuti.
  8. Una volta lievitato, dividete l'impasto in 22/24 pezzi di circa 35-40 grammi.
  9. Formate delle palline, lasciatele riposare sulla spianatoia, e nel frattempo portate ad ebollizione l'acqua col sale e il bicarbonato.
  10. A questo punto immergete pochi panini alla volta, 4 o 5, scolateli dopo 30 secondi e appoggiateli direttamente su una placca coperta di carta forno.
  11. Spolverate subito con sale grosso, semi di sesamo, cumino o papavero.
  12. Accendere il forno a circa 210° e non appena raggiunge la temperatura, praticate dei tagli incidendo la superficie con la lama di un coltello e mettete a cuocere i panini per circa 20 minuti, o fino a cottura completa.

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Gnocchi alla romana

Gnocchi alla romana

La difficoltà sta tutta nel riprendersi i ricordi, cancellare passare al setaccio tutto quello che é di troppo e tenere stretto quello che resta.

É ritrovarsi lì in mezzo, senza per forza pensare che, capace di godersi gli spazi e la luce con quella meraviglia negli occhi che non conosce ombre. E non vale nascondersi dietro la volontà piegata di chi non ha scelto.

Prima o poi mi riuscirà, meglio di come mi riesce adesso. Come la cottura dei biscotti o quel bianco cercato in ogni scatto, venendo a patti con la luce, che mica ero capace prima.
Vero che non lo sono nemmeno adesso, ma vuoi mettere la strada fatta?

Intanto mi prendo qualche giorno per costruire nuovi ricordi.

Una borsa con dentro un maglione di lana come fosse novembre. Le scarpe pesanti ai piedi, per tenere testa a una pioggia che dicono incessante. La musa occhio languido al collo, per tutte le immagini da fermare in un clic.

Si parte domani, direzione Berna, per una full immersion fra caseifici e valli da gustare.

In borsa infilo tutta quella voglia di partire che non importa dove, un cielo che non é il tuo, una strada che dopo ogni curva é sempre una scoperta, odori e atmosfere da fermare su un pezzo di carta per non perdere quel momento che.

Ve ne parlavo di fronte a dei tortini di mandorle e lamponi che se non sapete di cosa sto parlando vi conviene rimediare.

In mezzo a tutto questo ci stanno anche le parole di Manuela. Saranno quelle sette lettere che abbiamo in comune, ma é come se le avessi scritte io

“I viaggi ti rimangono addosso come una seconda pelle: riparano dal freddo di certe giornate amare o dall’indifferenza di una stagione che non vuole arrivare.”

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Con la valigia in mano e un occhio alle previsioni del tempo, vi lascio una ricetta per il Meat Free Mondayche più tradizionale non si può.

Gnocchi alla romana che forse romani non sono.

Si dice in giro che siano piemontesi, voi ne sapete di più? Se ci si ferma un momento davanti al semolino, al burro e al parmigiano effettivamente qualche dubbio ti viene. Come la mettiamo con una tradizione che parla – ne cito due a caso – di guanciale e pecorino?

Ora, non vorrei scatenare la guerra dei due mondi, anche perché quale che sia la provenienza, sono una bontà.

Voi leggete la ricetta, vedete se vi ispira e nel caso mettetevi ai fornelli. Io chiudo casa per qualche giorno, ma poi torno.

Sicuramente con tanti scatti. Se butta bene anche con qualche ricordo.

Gnocchi alla romana
Autore: 
Porzioni: 4
 
Cosa vi serve
  • 250 gr di semolino
  • 1 lt di latte
  • 100 gr di burro
  • 2 tuorli
  • 120 gr di Parmigiano Reggiano
  • sale e noce moscata q.b.
Mettiamoci al lavoro
  1. Mettete il latte sul fuoco insieme a un grosso pizzico di sale e alla noce moscata
  2. Quando il latte è ben caldo aggiungete a pioggia il semolino e mescolate energicamente con una frusta, per evitare la formazione di grumi.
  3. Aggiungete una noce di burro e cuocete il composto a fuoco basso per una decina di minuti, fino a che il semolino si è addensato
  4. Togliete il recipiente dal fuoco ed unite i due tuorli e 80 gr di parmigiano reggiano grattugiato
  5. Versate il composto su una superficie bagnata (una teglia capiente dai bordi bassi o un piano di marmo) e livellatelo con l’aiuto di un coltello bagnato ad un'altezza di 1 cm
  6. Non appena il semolino si sarà raffreddato, ricavate con un tagliapasta dei dischi del diametro di circa 5 cm e disponeteli in una pirofila imburrata, sovrapponendoli leggermente
  7. Quando avrete sistemato tutti i dischi, cospargeteli con il parmigiano rimasto e il burro che avrete fatto sciogliere insieme a qualche foglia di salvia
  8. Mettete la pirofila nel forno già caldo a 200 gradi e fate cuocere per circa 20-25 minuti fino a doratura

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