Dolcetto o scherzetto?

E voi avete mai bussato alla porta di qualche vicino, con la faccia tutta impiastricciata e un travestimento da far paura perfino ad una strega, ponendo la fatidica domanda “Dolcetto o scherzetto“?

Siccome mi piace un sacco ficcanasare in giro e chiedermi “Chi, Cosa, Quando, Dove e Perchè”, per restare in tema ho bussato alla porta del Signor Google e pure a quella del Signor Wikipedia e mi si è aperto un mondo. Certo, ignorante pure io che ne sapevo poco o niente, ma per la serie tutto quello che avreste voluto sapere su Halloween, ecco cosa ho scoperto in versione bigino.

N.B. Tutto quello di buono che troverete di seguito proviene dalle seguenti fonti che ringrazio con infinito trasporto e che ho riportato direttamente
http://it.wikipedia.org/
http://festeascuola.altervista.org/hallo/base.htm

Innanzitutto, cominciamo con la domanda delle domande: qual è l’origine di Halloween?
La risposta affonda le radici in un tempo molto lontano, all’epoca in cui Francia, Irlanda, Scozia e Inghilterra erano dominate dalla cultura celtica, prima ancora del dominio di Roma sull’Europa.
Per i Celti il 1° novembre era una data da segnare in rosso sul calendario, non so se mi spiego. Era l’inizio del nuovo anno, il momento che segnava la fine della stagione estiva e l’inizio dell’inverno. Proprio alla vigilia del 1° novembre veniva celebrata SAMHAIN, la festa più sentita e importante: si riteneva che durante la notte, lo scudo di Skathach, cioè il velo tra il mondo terreno e quello ultraterreno, venisse abbassato permettendo al mondo dei morti di entrare in contatto con quello dei vivi. La notte del 31 ottobre i Celti si riunivano nei boschi e sulle colline per la cerimonia dell’accensione del Fuoco Sacro. Vestiti con maschere grottesche ritornavano ai villaggi, facendosi luce con lanterne costituite da cipolle intagliate (vi ricorda qualcosa?) al cui interno erano poste le braci del Fuoco Sacro. I festeggiamenti duravano per 3 giorni, durante i quali ci si mascherava con le pelli degli animali uccisi, allo scopo di spaventare gli spiriti.

I primi contatti tra Cristiani e Celti passarono attraverso le conquiste romane.

Durante il periodo della cristianizzazione dell’Europa, la Chiesa tentò di sradicare i culti pagani, ma non sempre vi riuscì. Nel tentativo di far perdere significato ai riti legati alla festa di Samhain, nell’ 835 Papa Gregorio Magno spostò la festa di Ognissanti dal 13 Maggio al 1° Novembre. Ciò nonostante l’influenza del culto di Samhain non fu sradicata e per questo motivo la Chiesa aggiunse, nel X secolo, una nuova festa: il 2 Novembre, Giorno dei Morti dedicato alla memoria delle anime degli scomparsi.

Da dove arriva il nome Halloween è presto detto: in inglese Ognissanti si dice All Hallows’ Day;  la vigilia del giorno di Ognissanti, cioè il 31 ottobre, si chiama All Hallow’ Eve e quindi ecco fatto.

Finora però abbiamo parlato solo del vecchio continente. Come è avvenuto lo sbarco di Halloween nel continente a stelle e strisce?

Tra il 1845 e il 1850, a causa di una malattia che devastò le coltivazioni di patate, circa 700.000 Irlandesi emigrarono in America, portando con sè le loro usanze, tra cui anche quella di festeggiare Halloween. In America scoprirono che le zucche erano molto più adatte di cipolle e rape per la costruzione delle tradizionali lanterne di Halloween. Così nacque la Jack o’lantern, simbolo incontrastato di questa festa, che viene  ricavata da una zucca solo da un centinaio d’anni.

Tutto sembra richiamare le antiche tradizioni celtiche: l’abitudine di mascherarsi fa pensare all’usanza celtica di indossare pelli di animali e maschere mostruose durante i riti di Samhain per spaventare gli spiriti e tenerli lontani dai villaggi. L’usanza dei bambini di bussare alle porte delle case gridando Trick or treat, che significa più o meno dolcetto o scherzetto, richiama invece l’usanza dei Celti di lasciare cibo e latte fuori dalla porta, in modo che gli spiriti passando potessero rifocillarsi e decidessero di non fare scherzi agli abitanti della casa.

A questo punto… dolcetto o scherzetto?

Intanto buon Samhain a tutti! Ci si risente la prossima settimana con un resoconto dettagliatissimo del week-end che passerò in quel di Lucca, restate sintonizzati!

5.0 from 2 reviews
Biscotti di frolla
Autore: 
 
Cosa vi serve
  • 300 gr di farina
  • 150 gr di burro
  • 100 gr di zucchero
  • 2 tuorli
  • 1 albume
  • la scorza di un limone grattugiato
  • un pizzico di sale
Mettiamoci al lavoro
  1. Versate la farina sulla spianatoia, fate al centro la fontana, mettete in mezzo lo zucchero, il burro (freddo) a pezzetti, le uova e la scorza di limone. Impastate rapidamente e lavorate la pasta fino a renderla omogenea.
  2. Se usate una planetaria, lavorate prima il burro e lo zucchero fino ad ottenere una crema omogenea. Aggiungete poco alla volta le uova, la scorza del limone e in ultimo la farina con il pizzico di sale.
  3. Avvolgete l'impasto in un foglio di carta forno e lasciatelo riposare in frigorifero (minimo due ore, se preferite potete anche prepararlo il giorno prima).
  4. Riprendete l'impasto, stendetelo con il mattarello e ricavate i biscotti.
  5. Se usate dei tagliabiscotti simili a quello della zucca potrebbe essere necessario stendere l'impasto, riporlo tra due fogli di carta forno e metterlo nel congelatore per una ventina di minuti così da renderlo più facilmente lavorabile.
  6. Preriscaldate il forno a 190° e cuocete per 12 minuti (occhio a non farli dorare troppo)

Dimenticavo! Se preparate la vostra Jack o’lantern, non azzardatevi a buttare via la polpa della zucca! Potete preparare:

Pin It
Print Friendly, PDF & Email

8 pensieri su “Dolcetto o scherzetto?

  1. Rosetta

    Bravissima, hai scritto una bella storia e ora mi leggo la ricetta.
    Quando ero una bambina, ricordo che sino ai 4 o 5 anni circa (subito dopo la guerra), noi bambini andavamo nelle case vicine a chiedere dolcetto o scherzetto e ricordo che lo zio più piccolo integliava la zucca e la lasciava sulla finestra con il lumino acceso.
    Credo che dal 1950, questa usanza fosse stata completamente cancellata.
    I miei nipotini in Inghilterra festeggiano Halloween ma non sanno neppure cos’è il carnevale, per loro non esiste, anche se c’è qualc’uno che cerca di introdurlo.
    Buona giornata e buona vacanza
    Mandi

    Rispondi
    1. Sweetie Autore articolo

      Ti ringrazio per aver condiviso questo ricordo, pensa che io ho preso una di quelle zucche perfette per essere intagliate, ma mi sembrava talmente bella così che non ho osato metterci mano. Che fessa! 😀
      Un abbraccio!

      Rispondi
  2. Megarahwitch/La Strega

    no, ma… dove l’hai trovata quella formina bellissimissima a forma di zucca??! La voglio anche io!! XD

    In questo post abbiamo scoperto Sweetie, la Ricercatrice, non c’è che dire. ^^
    Hai trovato anche la storia “cristianizzata” del vecchio Jack? Vale la pena di leggersela almeno una volta, in versione non per bambini. 😉

    …Non mi rimane che fare gli auguri di Samhain alla padrona di casa.

    Rispondi
    1. Sweetie Autore articolo

      Apriamo il fans club della formina a zucca? 😀
      Quando mi ci metto divento un segugio, ma la storia cristianizzata del vecchio Jack, mi dice poco. Racconta su!
      Un abbraccio pure a te cara! ^____^

      Rispondi
  3. Megarahwitch/La Strega

    Ma far giustizia a una così bella fiaba irlandese qui, nella sezione commenti del tuo blogghino?? Ma certo! XD

    Dunque, Jack è questo fabbro irlandese, dedito all’alcol e ad altri vari peccatucci. Una sera, al bar, incontra il diavolo, che vuole giustamente prendersi la sua anima: possiamo noi biasimarlo? In fondo è il suo lavoro. Jack, ubriacone ma per nulla scemo, riesce ad ingannarlo e a farlo trasformare in una moneta, che affianca immediatamente ad una croce d’argento, così da impedire al suo nuovo e cornuto amico, di trasformarsi di nuovo. Il diavolo gli promette di non tornare a prendersi la sua anima per altri 10 anni, così Jack lo lascia andare.
    Passano 10 anni e il diavolo, puntuale come un orologio svizzero, si presenta a Jack, chiedendo della sua anima. Il fabbro riesce però ad ingannarlo ancora, spedendolo in cima ad un albero di mele per coglierne una ed incidendo una croce su tronco per non farlo più scendere. Jack riesce infine a strappare al diavolo la promessa che non si sarebbe mai preso la sua anima.

    Giunta la sua ora, Jack muore; essendo stato un peccatore e un ubriacone, il Paradiso lo rifiuta. Lui si rivolge quindi all’Inferno, ma il diavolo gli ricorda sogghignando il loro patto e lo condanna a vagare per il mondo per l’eternità, un tizzone ardente posto in una rapa a fargli da luce…

    …Motivo per cui la tipica zucca intagliata di Hallowe’en si chiama proprio Jack o’ Lantern. 😉

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Rate this recipe: