Archivio mensile:Febbraio 2012

Della Devil’s Food Cake e della prima candelina di Sweetie’s Home!

Ormai sono certa di non essere stata omologata per ricordarmi i compleanni, gli anniversari e le ricorrenze. Praticamente un uomo. In compenso il Muso si ricorda ogni cosa (praticamente una donna? :-O) ma è qui che si vede l’affinità delle anime che si compensano, non vi pare? ^___^
Sorprende quindi che sia qui a festeggiare, in perfetto orario, il compleanno di Sweetie’s Home. E infatti – a voler fare gli onesti a tutti i costi –  sono qui per caso. Tutto merito di Giulietta che ha festeggiato il suo blog pochi giorni fa e che ha aperto un giveaway chiedendo quale fosse stato il post d’apertura dei nostri blog.
Spulcio i post ed ecco la rivelazione: “Ma dai! tra una settimana il mio blog compie gli anni!”  E quindi, visto che me ne sono accorta per tempo, eccomi qui a spegnere le candeline sulla torta più libidinosa che mente umana possa concepire, la Devil’s Food Cake.

 

Prendete più strati di soffice torta al cacao, farciteli e ricopriteli con una deliziosa ganache al cioccolato fondente e otterrete la Devil’s Food Cake. Questo peccato capitale a forma di torta (mica per niente si chiama torta del diavolo) si è diffusa negli Stati Uniti fin dai primi anni del ‘900. La versione originale prevedeva una torta di un forte colore rosso (ottenuto con del colorante), ricoperta da una cremosa glassa bianca. Per evitare un uso eccessivo di coloranti (salutisti questi americani!) hanno pensato di creare la versione della Devil’s Food Cake tutta al cacao e cioccolato che, con alcune variazioni, è oggi una delle ricette più popolari del Nord America.
Come mio solito ho fatto un pò di ricerche sul www e alla fine ho deciso di sposare la versione di Nigella (una garanzia!).
Ecco quindi la torta di compleanno più goduriosa del mondo con tanto di candelina rosso-fuoco-che-fa-tanto-devil: ora ditemi, non è un amore? ^____^

INGREDIENTI
Per la base:
50 gr di cacao in polvere setacciato
100 gr di zucchero muscovado (*)
250 ml di acqua bollente
125 gr di burro
150 gr di zucchero semolato
225 gr di farina
½ cucchiaino di lievito
½ cucchiaino di bicarbonato
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
2 uova a temperatura ambiente

Per il frosting
125 ml di acqua
30 gr di zucchero muscovado (*)
175 gr di burro a pezzetti
300 gr di cioccolato fondente tritato finemente (io ho usato un fondente 50% della Novi, il 72% mi sembrava troppo)

La ricetta originale prevedeva 2 teglie da 20 cm, io ho fatto 3 piani da 16 cm

(*) Lo zucchero muscovado è un tipo di zucchero scuro (di canna) non raffinato, con un forte sapore di melassa. Conosciuto anche come “zucchero delle Barbados” o “zucchero umido”, lo zucchero muscovado è molto scuro e leggermente più granuloso e appiccicoso rispetto alla maggioranza degli zuccheri di canna. Il muscovado eredita il suo sapore e il suo colore dal prodotto da cui deriva, il succo di canna da zucchero. Offre buona resistenza alle alte temperature e ha una durata di conservazione ragionevolmente lunga. È usato comunemente in varie ricette e per fare il rum.

Preparazione della base
Mettete il cacao e lo zucchero muscovado in una ciotola e versateci sopra l’acqua bollente. Mescolate bene per fare amalgamare il tutto e mettete da parte. In un’altra ciotola mescolate gli ingredienti secchi, vale a dire la farina, il lievito e il bicarbonato.
Terza ciotola (qui non si bada a spese ^____^): mescolate il burro e lo zucchero insieme fino a formare una crema soffice e chiara e poi aggiungete l’estratto di vaniglia. Aggiungete un uovo, una parte del composto di ingredienti secchi e mescolate bene. Aggiungete il secondo uovo e sempre mescolando aggiungete il resto del composto di ingredienti secchi. Terminate aggiungendo il composto di cacao, zucchero muscovado e acqua bollente e amalgamate bene il tutto.

Scaldate il forno a 180° e cuocete per circa 30 minuti. La ricetta originale diceva di dividere l’impasto  in due teglie ben imburrate da 20 cm. Nel mio caso ho diviso il composto in tre parti; ho infornato la prima coppia di teglie da 16 cm e poi la terza (i tempi di cottura sono rimasti gli stessi della ricetta originale). Una volta preparate le basi, potete dedicarvi al frosting.


Preparazione del frosting
Mettete sul fuoco una pentola con l’acqua, lo zucchero muscovado ed il burro a pezzetti e portate a ebollizione. Quando inizia a bollire togliete dal fuoco e aggiungete in un colpo solo tutto il cioccolato tritato finemente. Lasciate che il cioccolato si sciolga lentamente e mescolate il composto ogni tanto. Il composto impiegherà diverse ore per diventare denso. Io l’ho preparato a metà pomeriggio e ho assemblato la torta dopo cena. Ho letto che è possibile velocizzare il procedimento mettendo il frosting qualche minuto in frigo, ma fatelo sempre quando è già freddo e controllatelo spesso, mescolandolo regolarmente.
Una volta che il frosting ha raggiunto la giusta consistenza potete assemblare la torta. Usate metà del composto per farcire la torta e l’altra metà per coprirla. In buona sostanza – questa parte è troppo divertente! – mettete il primo strato di torta, spalmate il frosting, poi un altro strato di torta, poi ancora il frosting e infine chiudete con l’ultimo strato di torta che vi è rimasto. A questo punto con l’aiuto di una spatola coprite l’intera torta con il frosting rimasto cercando di cacciare indietro i sensi di colpa per la quantità di burro e cioccolato che state lavorando. Pensate solo che sarà una delle cose più libidinose che vi capiterà di mangiare nella vostra vita!
Mettete la torta in frigorifero in modo che la glassa si solidifichi per bene, io l’ho lasciata in frigo tutta notte e l’ho mangiata il giorno dopo, credo però che possa essere pronta nel giro di qualche ora. Alla fine assumerà la consistenza di un panetto di burro, allo straordinario gusto di cioccolato! ^____^

E per finire un ricordo dall’ultimo viaggio newyorkese: ecco la Devil’s Food Cake di Magnolia Bakery
(401 Bleecker St, New York, NY 10014 http://www.magnoliabakery.com/)

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Frolla e marmellata, tu guarda che accoppiata!

Perdonate il titolo ad effetto piuttosto stupido, ma quando si parla di frolla, biscotti e stampini, fatico a fare la persona seria.
Una roba del genere mi capitava da piccola davanti alla vetrina di una cartoleria ben fornita di matite, pastelli e quaderni. Per me non c’era niente di più bellerrimo al mondo dei pastelli, della carta e di tutta quella chincaglieria li. Non filavo di striscio le Barbie e i bambolotti e affondavo il muso in tutto ciò che era carta e colore con lo stesso entusiasmo che mette Stitch davanti alla ciotola dei croccantini. Praticamente un amore incondizionato. Devo dire che questa passione non è mai venuta meno, ancora oggi mi fermo con sguardo sognante davanti agli scaffali pieni di agende, bloc notes, portamine, penne a sfera e così via. Sono capace di comprare tre agende in un anno e non esiste al mondo che io possa uscire di casa senza il mio fidato astuccio in borsa (non vi fornisco la distinta del contenuto per mantenere una parvenza di normalità). Diciamola tutta, la mia passione per la carta è seconda solo alla mia passione per la frolla. Ecco, lo stesso entusiasmo di cui vi ho parlato fin qui, mi coglie uguale-uguale tutte le volte che entro in un negozio di cucina e mi piazzo davanti agli scaffali pieni di teglie, accessori e formine per biscotti.
Ecco la parola magica che da il senso a questo post: le formine per biscotti.  La ricetta è quella della frolla più classica ma in realtà, diciamola tutta,  è solo una scusa: tutto il divertimento sta nel mettere insieme le forme, tagliare e ritagliare, scegliere delle marmellate buone e “assemblare” come non ci fosse domani!

INGREDIENTI
300 gr di farina 00
150 gr di burro
100 gr di zucchero
2 tuorli
scorza di limone grattugiata
un pizzico di sale (che io spesso dimentico, pessima!)
marmellata (quella che più vi piace)

Nella planetaria lavorate il burro e lo zucchero fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungete i tuorli e lavorate fino a che non si sono ben amalgamati. Inserite la scorza di limone, il pizzico di sale e la farina.
Lavorate fino ad ottenere un impasto omogeneo, formate una palla, coprite con della carta forno e fate riposare in frigorifero per almeno tre ore. Se posso, preparo l’impasto il giorno prima e lo lascio riposare tutta notte in frigorifero.
Se lavorate a mano, fate la fontana con la farina, nel mezzo aggiungete lo zucchero, il burro, i due tuorli, la scorza di limome e il pizzico di sale e lavorate fino ad ottenere un impasto omogeneo. Come sopra formate una palla, coprite con della carta forno e fate riposare in frigorifero.
Tirate fuori l’impasto dal frigo e fate riposare a temperatura ambiente il necessario per poterlo lavorare. Infarinate il piano di lavoro, stendete l’impasto con il mattarello e a questo punto date libero sfogo alla fantasia scegliendo, tra le millanta formine che vi siete procurati negli anni, quelle che fanno al caso vostro.

Coprite la teglia con della carta forno e cuocete in forno preriscaldato a 200° per 13/15 minuti. Questi sono i tempi e le temperature del mio forno, durante la cottura verificate il colore dei biscotti: quando saranno appena dorati sui bordi sono pronti!
A questo punto, prendete le marmellate che più vi sfiziano e utilizzatele per guarnire e creare l’effetto sandwich ^____^
Io ho usato marmellata di fragole, pere, mele & zenzero e fichi & mandorle.

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